Fondazione Asso.Safe e Top Safety hanno sposato la mission dello Snipers Team nel motomondiale 2019: rilanciare un campione vittima del proprio talento come Romano Fenati mentre nell’altro lato del box l’obiettivo è quello di far crescere una giovane promessa, Tony Arborino.
La Fondazione Asso.Safe ha deciso di sponsorizzare in questo 2019 un importante squadra iscritta al Motomondiale nella classe Moto 3 ovvero lo Snipers Team. La coppia di piloti che lo rappresenta è 100% Made in Italy e si tratta di due piloti con storie completamente differenti ma entrambe figlie della volontà di riscatto e redenzione.
Romano Fenati è un ragazzo che ha vissuto una carriera fino a qui fatta di alti e bassi, una carriera tanto significativa quanto ricca di episodi al limite. Il suo esordio a livello mondiale risale al 2012 e non ci vollero molte gare per capire che il pilota Ascolano era un talento genuino. Secondo posto alla prima gara, dietro a Maverick Vinales, (ora pilota Ufficiale Yamaha in Moto GP al fianco di un “certo” Valentino Rossi) e prima vittoria alla sua seconda gara a Jerez de la Frontera ne annunciavano una carriera da protagonista cosa che in parte è poi avvenuta ma non sempre in positivo. La sua carriera continua comunque a gonfie vele. Chiuderà la sua prima stagione nel motomondiale in sesta posizione lottando fino a poche gare dalla fine per il titolo. La successiva stagione non dà grandi soddisfazioni a Romano che si deve accontentare di un 5° posto come miglior risultato e la decima piazza nella classifica generale a fine stagione.
Il 2014 sembra essere l’anno della svolta: viene ingaggiato dal neonato Sky Racing Team-VR46, la squadra nata dalla volontà di Valentino Rossi di promuovere nuovi talenti italiani, team super competitivo che non ha mai nascosto la volontà di raggiungere il titolo iridato. Romano Fenati è il pilota di punta del team, vince 4 gare e risulta il miglior pilota della squadra a fine stagione. Il titolo non arriva ancora e la stagione si chiude con un 5° posto viziato soprattutto da due ritiri nelle ultime 3 gare stagionali che ne hanno minato le possibilità di titolo.
Il 2015 è una stagione fotocopia della precedente: 1 vittoria e numerosissimi podi. A Romano manca la costanza e l’equilibrio, affianca gare straordinarie a prestazioni sottotono con molti errori, in lui comincia a insediarsi un certo nervosismo e il talento cristallino che lo caratterizza viene soprasseduto dalla volontà di crescita del pilota marchigiano.
Il 2016 è una stagione che inizia bene per Fenati ma che purtroppo finisce nel peggiore dei modi. Al pilota, fin dai primi gran premi, viene offerta la possibilità di continuare la propria carriera nella classe superiore, la Moto 2, sempre nello stesso team VR46. I risultati sono i medesimi degli anni precedenti conditi da alti e bassi e qualche dichiarazione post-gara un pò sopra le righe. Ma sembra rimanere un certo equilibrio fino al Gran Premio d’Austria. Sul circuito, situato in mezzo alla regione della Stiria, Romano non parteciperà: il giorno prima del Gran Premio una lite furiosa tra lui ed il team lo fanno sospendere, inizialmente solo per la gara austriaca successivamente per tutto il resto della stagione. Seguiranno giornate concitate con il ragazzo che decide di tornare per un breve periodo nella sua città natale e distaccarsi dal mondo delle corse. Il contratto per l’anno successivo decade e Romano si trova senza una moto ma con tanta voglia di correre. Ma il talento non ha bisogno di presentazioni e in poche settimane viene ingaggiato da un nuovo team dovendo però rinunciare, almeno per il momento, alla “promozione” in Moto 2: la squadra che lo ingaggia è l’Ongetta Rivacold Racing. Nel 2017 disputa la sua miglior stagione: 3 vittorie 5 podi (tutti con la 2° posizione) ed una regolarità mai vista prima durante la sua carriera. Non basterà per il titolo ma sarà sufficiente per la sua promozione in Moto 2.
Il 2018 è purtroppo il peggior anno per Fenati: il suo esordio in Moto 2 avviene grazie allo Snipers Team che lo ingaggia conscendo la sua grande competitività ma i risultati non arrivano, numerosi ritiri e un 7° posto come miglior risultato sembrano portare ad un nuovo stop per la carriera del pilota ascolano ma nonostante tutto la MV Agusta, storico marchio italiano, decide di proporgli un contratto per la stagione successiva che però non si concretizzerà mai. Infatti durante il Gran Premio a Misano Fenati si renderà protagonista di un episodio gravissimo. Durante la gara si trova in lotta con Stefano Manzi e le schermaglie tra i due sono dure sia da una parte che dall’altra. Il grande agonismo e il nervosismo dettato anche da un avvio di stagione non troppo incoraggiante portano Fenati a compiere un gesto tanto sbagliato quanto pericoloso: affiancato dal suo rivale si avvicina a lui in rettilineo e afferra la leva del freno mentre i due viaggiavano affiancati ad oltre 200 km/h. Non succede niente fortunatamente ma la squalifica del pilota è inevitabile. I team che lo avevano ingaggiato per la stagione 2018 e 2019 stracciano i contratti e per Romano sembra davvero finita.
Ma il ragazzo è una persona buona e genuina e il team Snipers, che lo aveva inizialmente licenziato, decide di dargli una seconda opportunità. Decide quindi di proporgli di tornare in Moto 3 e di riscattarsi, nel frattempo mentre alcuni sponsor scappano dal “ragazzo terribile” altri credono nella sua redenzione e sostengono il progetto: lo Snipers Team rinasce quindi con nuovi sostenitori tra cui anche la Fondazione Asso.Safe ed il suo partner Top Safety che non esitano un secondo nel credere in lui, primamente nella sua rinascita come uomo e in secondo luogo nel suo ritorno ai vertici del motociclismo mondiale.
L’episodio che gli toglie una vittoria quasi certa nella gara di debutto in Qatar è emblematico della “nuova” vita agonistica di Romano Fenati. Sul finale di gara la lotta per la vittoria era alla portata e nonostante il gruppo di testa fosse fitto di pretendenti alla vittoria Romano sembrava avere qualcosa in più. Un segnale di warning da parte della direzione gara sul cruscotto della sua moto gli fa credere di essere incappato in una penalità. Il pilota, per un eccesso di zelo, decide quindi di scontare questa penalità percorrendo il cosiddetto long lap che gli fa perdere le posizioni di testa fino al traguardo.
La vittoria che in questa stagione stenta ad arrivare per il pilota italiano ha invece premiato l’altro lato del box dello Snipers Team. Esulta infatti il compagno di squadra Tony Arborino che ha vinto inaspettatamente 2 gran premi, dopo due stagioni di adattamento prima con il team SIC58 Squadra Corse e successivamente con lo Snipers Team. Da molti additato come pilota rivelazione della stagione, è stato l’unico pilota, ad oggi, ad aver vinto 2 gare, risultati che non sono passati inosservati come confermano le dichiarazioni del 15 volte Campione del Mondo di motociclismo Giacomo Agostini su Sky dove non ha potuto non elogiare la continuità che sta caratterizzando il mondiale di Tony e dello Snipers Team.
Due piloti, Tony Arborino e Romano Fenati, con passati diversi ma accomunati entrambi dal bisogno di dimostrare qualcosa: Tony deve dimostrare di poter competere con i migliori piloti al mondo e trovare il suo spazio in una competizione dove ci sono tanti pretendenti ma solo in pochi arrivano al vertice. Romano ha invece l’obbligo di non sbagliare più soprattutto fuori dalla pista.
La Fondazione Asso.Safe, dal suo punto di vista, non finisce invece di sostenere iniziative che vogliono premiare chi intraprende un percorso di miglioramento o di riscatto personale anche all’interno di progetti come Frena il Bullo dove lo scopo finale non è mai punitivo ma di recupero della persona sia quand’essa è vittima sia quando invece esso sia il bullo.