Come ogni 28 aprile mi sveglio la mattina alla ricerca di quello che la stampa pubblica sulla giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro. Mi interessa conoscere le posizioni che altri giornalisti hanno a riguardo di un tema specifico per potere farmi un’idea personale.
Purtroppo anche quest’anno il tema è inspiegabilmente ignorato. Nessuna home page dei principali giornali italiani affronta, nemmeno di striscio, l’argomento.
E ci ritroviamo ancora una volta vittime delle vittime. Perchè la sicurezza sul lavoro viene citata come categoria solo quando c’è il morto, quando c’è l’incidente grave.
Perchè non dimentichiamolo mai che la più grande riforma del settore SSL in Italia è stata dettata non dalla volontà di migliorare la sicurezza dei lavoratori ma come risposta al più grave incidente sul lavoro degli ultimi 30 anni, quello alla Thyssenkrup di Torino nel dicembre 2007.
Furono necessarie 7 vittime per rivedere tutto un sistema, une revisione che ha migliorato la vita dei lavoratori ma che ancora necessita di accorgimenti. Perchè non potremo mai essere soddisfatti con 1270 vittime sul lavoro (come da rapporto INAIL 2020 che potete trovare qui). Un dato che da un lato è stato condizionato negativamente dalla pandemia dall’altro però ha beneficiato della chiusura delle attività produttive durante il primo e i successivi lockdown.
Non dobbiamo fermarci credendo che quello che è stato fatto è abbastanza, perchè non potremmo dirci soddisfatti finchè il numero di morti sul lavoro non sarà finalmente 0!
Buona giornata mondiale della sicurezza sul lavoro.