PRESENTATO A VENEZIA IL CORTO DI FRENA IL BULLO

Venezia, nei primi giorni di settembre, diventa, come ogni anno, la capitale del cinema mondiale. Tutti i più grandi protagonisti di questo mondo si ritrovano nella laguna per celebrare la cosiddetta settima arte.

La rassegna cinematografica veneziana è una delle più importanti al mondo e la più antica in assoluto. La prima edizione del festival risale infatti al 1932 anche se all’epoca non vi era ancora una giuria ed il premio assegnato non eran ancora il famosissimo Leone d’Oro. Quest’ultimo infatti venne scelto come premio solamente nel dopoguerra anche se comunemente anche i vincitori antecedenti il conflitto bellico vengono riconosciuti come vincitori del prestigioso leone.

Con gli anni il premio ha assunto sempre una maggiore importanza nonostante, nel frattempo, in Europa siano nati altri festival altrettanto celebrati come il Festival di Cannes, istituito nel 1939 ma la cui prima edizione, a causa della guerra, fu ritardata al 1946 e il Festival di Berlino, quest’ultimo nato nel 1951.

Il festival veneziano è ormai un’istituzione e fa parte delle attività organizzate dalla Biennale di Venezia, istituzione culturale fondata nel 1895, che dallo stesso anno organizzava la famosa Esposizione internazionale d’arte contemporanea e dal 1930 il Festival internazionale di musica contemporanea.

Il festival ha visto negli anni la partecipazione e la premiazione di nomi importanti del panorama cinematografico come Federico Fellini, Tim Burton, Alfonso Cuaron. L’importanza della manifestazione è poi esaltata dal contesto in cui viene presentata ovvero il Lido di Venezia. La città lagunare si offre in queste 2 settimane al pubblico internazionale nel suo massimo splendore e diventa per alcuni giorni il centro del mondo cinematografico.

In questo prestigioso contesto, nell’Hotel Excelsior, è stato presentato al pubblico il corto realizzato lo scorso anno dalla Fondazione Libra “Frena il Bullo”. Da un’idea di Giuseppina Filieri nasce un breve ma coinciso racconto che ha lo scopo di mettere in guardia i genitori da comportamenti anomali dei figli. Il video vuole far riflettere il pubblico su come comportamenti anomali da parte dei giovani possono essere la prima avvisaglia di un disagio che può sfociare in situazioni non facilmente gestibili dalle famiglie stesse. Il cortometraggio utilizza il mondo dei videogames come pretesto per descrivere situazioni potenzialmente pericolose di esclusione sociale tipiche dei gruppi di conversazioni nelle app di messaggistica.

L’obiettivo non è quindi demonizzare il mondo dei videogiochi ma bensì far emergere come le dinamiche di gruppo possano creare le condizioni di disagio che fin troppo spesso portano ad atti estremi da parte delle vittime. Nel mondo digitale poi è più difficile difendersi non avendo di fronte fisicamente il proprio interlocutore. Anche le dinamiche tipiche del mondo virtuale, come ad esempio la possibilità di escludere un componente da un gruppo oppure vessarlo attraverso profili falsi, sono spesso sottovalutate. Un contenitore di pochi minuti che però cerca di trasmettere tutti i segnali di allarme che possono coinvolgere genitori e tutori.

A disposizione dei genitori esiste poi la possibilità di contattare il Centro europeo contro il bullismo ed il cyberbullismo di Frena il Bullo, istituito nel 2021 come punto di riferimento per tutti coloro che non sanno come comportarsi in queste difficili situazioni. Spesso, infatti, il problema dei genitori è l’impotenza di fronte ad un fenomeno che coinvolge diversi attori: la vittima, il bullo, gli “spettatori”, la scuola e appunto la famiglia stessa. Rivolgersi alle forze dell’ordine viene spesso ritenuto “eccessivo” (probabilmente anche per una cultura pregressa che non vedeva il bullismo come un vero problema fino a pochi anni fa) la scuola non sempre invece è in grado di intervenire efficacemente e ancora peggio in molte occasioni non riesce nemmeno a rilevare il problema. Anche parlarne in giro alle volte risulta difficile per un senso quasi di vergogna da parte dei genitori della vittima o di “finta” disattenzione dai genitori del bullo.
Gli “spettatori” sono invece spesso sottovalutati perché la cultura dell’indifferenza e il principio “se non succede a me non mi riguarda” la fanno da padrone in un mondo che ha fatto dell’individualismo uno dei suoi valori.

Ad ospitare la presentazione è stata la Veneto Film Commission, una Fondazione senza fini di lucro di cui la Regione del Veneto ne è socio fondatore. Ha come scopi la promozione della regione come location e l’attrazione sul territorio di produzioni italiane ed estere. La Film Commission si pone inoltre come riferimento per l’industria cinematografica e audiovisiva locale, creando opportunità di lavoro e fornendo servizi, e per chi voglia investire su produzioni realizzate in Veneto.

All’incontro hanno partecipato oltrechè la Presidente di Fondazione Libra Giuseppina Filieri la Consigliera Regionale Elisa Cavinato, il Consigliere comunale di Padova Davide Meneghini, Alessandro Stranieri in rappresentanza del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (in sigla S.I.A.P.) e Carlo Corrà Criminologo.

Durante l’incontro è stato ricordato il percorso che ha portato alla collaborazione tra il S.I.A.P e la Fondazione Libra nonchè i valori fondanti del progetto in un ottica che vede da un lato la necessità di venire incontro ai soggetti e alle famiglie vittime di violenza e abusi e dall’altro la necessità di intervenire a livello istituzionale per garantire le giuste tutele a fronte di un reato ancora non ben identificato come è il bullismo.
Potete trovare il video presentato alla mostra sul canale YouTube “ 81fad.com TV”

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