
Il mondo dopo l’arrivo del Covid-19 è cambiato. Non solo per quanto riguarda la nostra vita quotidiana che ci vede attori di nuove regole ma anche per quanto concerne piccole e grandi cose che, almeno per ora, non rifaremo più come prima.
Ciò che per molti possono sembrare vere e proprie rivoluzioni in realtà sono solo la naturale evoluzione di un mondo che già prima era in trasformazione. In particolare faccio riferimento a ciò che la tecnologia ha rappresentante durante e dopo il lockdown sia dal punto di vista delle relazioni private ma ancor più nelle relazioni lavorative.
Tutte quelle professioni e d attività che facevano del contatto e della presenza fisica uno dei loro capisaldi si sono dovute reinventare come ad esempio gli insegnanti costretti ad aggiornare le loro competenze per poter erogare lezioni non più nelle quattro mura del proprio istituto ma anche online. Anche i musicisti e gli attori, che spesso vivono di lezioni private, hanno cominciato a proporre corsi online e in videoconferenza trasformando il loro metodo in funzione delle regole attualmente vigenti.
Il mondo della formazione sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro è invece da anni che si è aperto alla tecnologia. La cosiddetta FAD (Formazione A Distanza) è stata sdoganata già da molti anni in questo settore che prevede non solo un’ampia scelta di corsi in modalità eLearning ma anche la possibilità, per tutti i corsi che non prevedono prova pratica, di essere svolti in videoconferenza in quella che viene definita formazione a distanza sincrona.

Gli operatori del settore della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro hanno svolto un ruolo determinante in questa delicatissima fase della storia economica del nostro paese. Spinti dalla volontà di riprendere al più presto le attività si sono dovuti riorganizzare rimodulando da un lato la propria offerta formativa dall’altro il metodo con cui essa veniva gestita. A.D.L.I., Associazione Datori di Lavoro Italiani, ha registrato un 26% di erogazioni in modalità eLearning nei mesi di maggio-giugno-luglio con un picco del 44% nel primo mese post lockdown escludendo le lezioni svolte in videoconferenza che devono ancora essere stimate.
La formazione a distanza asincrona (eLearning) e la videoconferenza rappresentano ad oggi il sistema migliore per poter erogare in tuta sicurezza qualsiasi tipo di corso che non preveda una parte pratica. Infatti, garantiscono sia la sicurezza di chi vi partecipa, non avendo nessun contatto con persone od ambienti che potrebbero essere contaminati, sia una migliore ottimizzazione dei tempi escludendo tutte quelle difficoltà legate agli spostamenti sia del docente che dei discenti.
Il lavoro del docente diviene così diverso e dove non è possibile sopperire all’assenza fisica dei discenti entra in gioco spesso una maggiore diversificazione delle attività che possono coinvolgere strumenti che, in un’aula, non è possibile fare allo stesso modo.
Il concetto di aula virtuale è solo embrionale ad oggi. Le possibilità sono potenzialmente infinite ed anche la strutturazione delle lezioni potrebbe, in un futuro prossimo, beneficiare ancora di più delle opportunità che la rete stessa ci offre.
Non sappiamo quando l’emergenza Covid-19 finirà ma siamo certi che la tecnologia che mette in comunicazione chi insegna da chi deve imparare.