
Expo Training 2019 è stata l’occasione per incontrare numerosi operatori del settore della formazione. All’interno della manifestazione la Fondazione Asso.Safe ha organizzato una “No-Stop” di convegni inaugurata il 23 ottobre e terminata con la chiusura della fiera il giorno seguente. Gli incontri sono stati seguiti con interesse sia da chi già conosceva la Fondazione e A.D.L.I. (anch’essa presente in fiera), sia da persone e professionisti incuriositi dalle attività svolte dalle due associazioni.
Alla fine degli anni ’70 Branduardi cantava una canzone che gli ha dato l’”immortalità” “Alla fiera dell’Est”, che conoscono anche le nuove generazioni. Sin dal Medioevo la fiera rappresentava un incontro, a cadenza regolare, in cui i mercanti, gli operatori economici, potevano conoscersi, incontrarsi, esibire i loro prodotti, ma era anche un modo per conoscere nuovi mercati e per avviare scambi culturali e di idee.
In una fiera medievale si poteva assistere a spettacoli e gare, accadeva di tutto, anche perché il pubblico era dei più vari. In continuità con quanto avveniva nel Medioevo, anche oggi la fiera, è quel luogo in cui si ha la possibilità di esporre, acquisire nuove culture ed effettuare scambi commerciali, anche se in tutto il panorama nazionale, si assiste sempre, alla predominanza ed all’insorgenza delle fiere di settore.
La scelta e la necessità di settorializzare, consente di fruire di un pubblico di visitatori “mirato” ed al contempo di poter avere un confronto con competitor ed esperti del settore che certamente non fanno altro che dare un plus aggiuntivo alla manifestazione.
Una che fra tutte spicca e che si è guadagnata l’eccellenza nel settore della formazione per i temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, istruzione e orientamento, è Expo Training di Milano.
Tenutasi anche quest’anno nel mese di ottobre, la manifestazione è imperdibile e rappresenta un’occasione unica per tutti coloro che si muovono nel mondo della formazione.
Non voglio assolutamente essere “blasfema” o in qualche modo offendere la sensibilità di qualcuno, ma Milano potrebbe essere oggi la città italiana in cui lo scambio culturale, economico e sociale rappresenta una finestra sul mondo, un po’ come lo è stato il Medio Oriente in cui l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam non solo sono nati, ma si sono sviluppati, conoscendo una maturazione spirituale e un profondo sviluppo di idee, di esperienze, di vita individuale e comunitaria.

La connection che si riesce a vivere partecipando alla manifestazione, consente di improntare la professione e le professionalità, scevre da qualsiasi tipo di costrutto formativo, orientando e spronando le aziende alla costante ricerca di crescita ed al contempo coinvolgendo le istituzioni alla piena partecipazione formativa.
La sensazione che mi ha accompagnato è stata quella di un cambiamento societario che sta modificando l’asset non solo dal punto di vista formale, ma anche dal punto di vista professionale.
Le richieste che arrivano dal mondo delle istituzioni, dal mondo economico – aziendale e, non da ultimo, dalle future professionalità, sono quelle di andare a scardinare modalità e modelli educativi appartenenti alla società del passato che, molto ci hanno dato, ma che non possono essere in alcun modo adattati ed utilizzati nella società contemporanea.
Una manifestazione, quindi, con un target ed uno sprint tutto nuovo, in cui la fa da padrona l’indissolubile sodalizio che va sempre più affermandosi tra il mondo del realmente percepito e del virtualmente esperito.
Abbiamo purtroppo avuto fino ad oggi l’ardire di pensare che l’unico mondo possibile fosse quello fenomenico, per dirla kantianamente, ma stiamo assistendo ad un “fenomenico” che lascia il puramente kantiano, per “sposare” la rappresentazione Schopenhauriana. Senza addentrarmi all’interno di teorie filosofiche, credo che oggi più che mai sia necessario prendere coscienza che “Il mondo è la mia rappresentazione”: ed è esattamente ciò che accade nel mondo virtuale, più che nel mondo reale.
La Fondazione Asso.Safe, presente anche quest’anno alla manifestazione, è perfettamente in linea con il nuovo paradigma formativo che finalmente si sta delineando.
Infatti, già da diverso tempo si occupa di riprogettare e rimodulare l’atto formativo in sé, con l’ausilio di strumenti e competenze che siano in grado di incentivare l’apprendimento in ogni età della vita.
Certo, ci vuole una bella dose di coraggio e, consentitemi, di incoscienza a dichiarare la propria dicotomia, ma l’evidenza ci dà ragione di credere e pensare che non ci debba necessariamente essere il declino e la “morte del mondo reale”, ma che dall’uno possa derivare l’altro, in una perfetta armonia e coesistenza. Per questo però c’è ancora molta strada da fare.
Durante i due giorni di manifestazione abbiamo avuto modo di confrontarci, di esprimere il nostro personale giudizio con le istituzioni, con gli enti, con il mondo della formazione a 360°.
Ci siamo anche quest’anno piazzati in un posto di primo piano. Ci danno ragione i numeri, ci danno ragione gli sguardi, ci danno ragione gli accordi siglati, ma soprattutto ci danno ragione i nostri collaboratori, i professionisti che fanno parte del nostro network, che, in occasione dell’Assemblea ADLI – Fondazione Asso.Safe, ci hanno, per l’ennesima volta dimostrato che, alla fine di tutto, l’essere in relazione potendo avere a disposizione strumenti eccellenti è l’unico modo per essere vincenti.